Con il voto di mercoledì 30 al Senato è stata approvata definitivamente la legge di bilancio 2021. La manovra contiene anche le misure relative al settore agroalimentare che si aggiungono agli interventi messi in campo a livello nazionale ed europeo nei mesi scorsi motivati dalla necessità di contenere l’impatto della pandemia. La ministra delle Politiche agricole alimentari forestali Teresa Bellanova ha infatti definito il testo come un “ponte verso l’attuazione della nostra Strategia nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e verso la nuova Pac”.
Echi della transizione verde e digitale che l’Unione europea ha in mente sono rintracciabili, ad esempio, negli investimenti per la tutela del suolo e la mitigazione ambientale, nel credito d’imposta per la realizzazione di infrastrutture informatiche per il commercio elettronico per le imprese che aderiranno al progetto “Strade del vino”, nel ‘bonus verde’ e nella creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane.
Il ministero stima in un miliardo l’ammontare complessivo delle risorse in campo. Il sostegno previsto ha registrato il plauso di Coldiretti in un’ottica di rilancio del settore primario e dell’indotto: “Gli aiuti a favore di settori strategici del Made in Italy, dal vino alla birra, dalla frutta in guscio fino agli allevamenti sono una boccata di ossigeno per superare una grave crisi favorita anche dalla chiusura dei bar, ristoranti e agriturismi che assorbono circa il 30% delle forniture di cibo e bevande da parte delle aziende agroalimentari”.
Più critico il presidente di Copagri Franco Verrascina secondo il quale “sembra mancare un reale e organico disegno complessivo finalizzato al rilancio strutturato del settore”. Le risorse pianificate “che ammontano a circa 400 milioni di euro” non sono sufficienti, sottolinea Verrascina pur apprezzando interventi come “l’esonero contributivo per i giovani coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli per un periodo massimo di due anni, così come l’esenzione Irpef 2021 dei redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali”.
Sostegno a Made in Italy e nuovi fondi contro spreco alimentare
Sul fronte zootecnico e della produzione alimentare, è destinatario di una misura specifica il settore suinicolo, tra i segmenti più in sofferenza negli ultimi mesi. Viene rifinanziato il Fondo suinicolo con dieci milioni di euro rivolti anche al miglioramento delle condizioni di sostenibilità delle aziende zootecniche e degli stabilimenti produttivi alimentari. Prevista anche la proroga delle percentuali di compensazione Iva per la cessione di animali vivi (bovini e suini).
150 milioni è invece la dotazione per la promozione e il sostegno di tutte le filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura in un Fondo competitività. Una misura di supporto indiretto è il rifinanziamento per 40 milioni del Fondo emergenze alimentari, con l’acquisto di prodotti italiani di qualità che contempera solidarietà e lotta allo spreco alimentare.
Il settore ittico potrà inoltre beneficiare di finanziamenti ad hoc. Sono stanziati sette milioni di euro per il 2021 per il finanziamento del Programma finalizzato all’adozione di azioni per lo sviluppo del settore della pesca e dell’acquacoltura, nel campo della formazione, informazione e qualificazione professionale. Ammontano al doppio, 14 milioni per il triennio 2021-23, le risorse per il Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura per il supporto economico alle imprese e le famiglie degli operatori colpiti da disgrazie in mare.
Per quanto riguarda la produzione cerealicola con il nuovo anno partirà un monitoraggio sull’output dei cereali (produzione e acquisto di cereali e sfarinati), anche in un’ottica di garanzia degli approvvigionamenti e di tracciabilità delle commodities nazionali ed estere. La misura è stata ribattezzata “Granaio Italia” e dispone un obbligo per tutti coloro che detengono, a qualsiasi titolo, cereali e farine di cereali, di inserire in un registro telematico i dati relativi a tutte le operazioni di carico e scarico se la quantità del singolo prodotto supera le cinque tonnellate annue.
Anche per la tutela del Made in Italy sono previste azioni di sostegno allo scopo di valorizzare le tradizioni agroalimentari ed enogastronomiche, di promuovere la Dieta mediterranea, di contrastare il fenomeno dell’Italian sounding. Sono tre i milioni di euro per il triennio 2021-23 da utilizzare per questi scopi.
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